Il Classic Car Auction 2020-2021 Yearbook evidenzia dati positivi: fatturato aumentato, prezzi medi più alti e una maggiore percentuale di vendite

Il fatturato delle aste online è triplicato rispetto alla scorsa stagione, come dimostrato da 124 aste internazionali, le aste di agosto in California continuano ad attirare le vetture più importanti

Gli autori rendono omaggio al defunto Robert Brooks (1956-2021) dedicandogli la copertina della 26ma edizione

PADOVA (21 Ottobre 2021) – Gli specialisti italiani Adolfo Orsi e Raffaele Gazzi sono orgogliosi di presentare la 26ma edizione del Classic Car Auction Yearbook, dedicata alle più importati aste internazionali organizzate dal 1° settembre 2020 al 31 agosto 2021. Gli autori, che registrano, esaminano e pubblicano i dati delle aste dal 1993, lanceranno l’ultima edizione del loro annuario, il volume di riferimento per i collezionisti, alla Fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova oggi, il 21 ottobre. Come ogni anno, il lancio del Classic Car Auction Yearbook segna la fine di una stagione di aste e l’inizio della nuova e fornisce ai collezionisti, professionisti ed appassionati l’opportunità di riflettere sul mercato intero con prospettive a lungo termine e statistiche (di facile lettura). 

Lo Yearbook riporta un incremento del 52% di fatturato in dollari rispetto alla scorsa stagione con un totale di 1,037 miliardi di dollari ed una percentuale di vendita del 75%, superiore di 4 punti rispetto alla scorsa, e indicativa della salute del mercato. Sebbene non si sia tornati al livello massimo della stagione 2014-2015, il fatturato di quest’ultima stagione è appena sotto quello del 2016-2017. Il veloce aumento di vendite nelle aste americane, se comparato a quello più lento nelle aste europee, richiama agli autori la differenza fra gli USA e il Mercato Comune Europeo del 2012-2013.

A parte alcune aste spettacolari (di notevole interesse) nei primi sei mesi della stagione, i risultati sono stati inferiori a causa della pandemia e nonostante le aste online; detto questo, la seconda metà della stagione è rimbalzata con straordinaria energia poiché le persone sono state finalmente libere di riunirsi nuovamente. Gli autori sono ottimisti riguardo a questo andamento positivo, ma si chiedono se queste statistiche sono il risultato di un “rimbalzo tecnico” dopo il fermo quasi totale che si era verificato all’inizio della pandemia.

Nel Commento degli autori di quest’anno (a pag. 14) si può riflettere sulle sensazioni generali della stagione che si possono riassumere nella frase: “Durante la settimana di Monterey c’erano meno persone in giro ma l’interesse e l’entusiasmo erano ad un livello molto alto. Le case d’asta hanno presentato quasi il 50% delle vetture senza “prezzo di riserva” e il risultato globale è stato superiore rispetto ad ogni ottimistica previsione”.

I collezionisti americani guidano il mercato mondiale, con il 63% del fatturato totale. Adolfo scrive “…le aste americane della scorsa stagione a causa della cancellazione di quelle di Monterey rappresentavano il 57% mentre nel 2018-2019 erano state il 67%. Le vendite su internet sono triplicate, passando dal 4% a circa il 13%”.  L’aggiudicazione piu alta della stagione è stata la McLaren F1 a Pebble Beach nell’asta di Gooding & Company a $ 20.465.000. 

Ospitata allo stand ACI/ACI Storico, alla presentazione di quest’anno sarà dato il benvenuto ai rappresentanti delle maggiori case d’asta europee che parleranno della stagione passata condividendo con il pubblico le loro prospettive future e rispondendo alle domande.

La 26ma edizione del Classic Car Auction Yearbook riporta i risultati di 124 vendite all’asta organizzate fra il 1° settembre 2020 e il 31 agosto 2021, ha 400 pagine illustrate con 834 fotografie, 33 grafici e statistiche, ed elenca 5.407 vetture di 334 marche diverse con indicazione del numero di telaio e il risultato di vendita in tre valute (Euro, dollaro e sterlina).